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Saliani, Angelo Maria; Mancini, Francesco
Il paziente ossessivo: rappresentazioni relative all’intervento di aiuto e impasse terapeutiche Journal Article
In: Cognitivismo Clinico, vol. 9, no 2, 2012.
Abstract | Links | BibTeX | Tag: Disturbo Ossessivo Compulsivo, impasse dell'alleanza terapeutica, timore di colpa morale
@article{Saliani2012,
title = {Il paziente ossessivo: rappresentazioni relative all’intervento di aiuto e impasse terapeutiche},
author = {Angelo Maria Saliani and Francesco Mancini
},
editor = {Associazione di Psicologia Cognitiva e Scuola di Psicoterapia s.r.l.},
url = {https://apc.it/wp-content/uploads/2013/06/Impasse-DOC-2012.pdf},
year = {2012},
date = {2012-01-01},
journal = {Cognitivismo Clinico},
volume = {9},
number = {2},
abstract = {Questo lavoro ha lo scopo di descrivere le impasse terapeutiche che si incontrano nel trattamento del disturbo ossessivo avendo come oggetto privilegiato della nostra analisi le rappresentazione del paziente. In particolare, cercheremo di rispondere alle seguenti domande: come valuta il paziente ossesso l'aiuto psicologico proposto dal terapeuta? Quali sono le specifiche valutazioni che ostacolano o rendono persino vano tale aiuto? Risponderemo muovendo da una delle tesi più accreditate nel mondo del cognitivismo clinico: quella secondo cui la sintomatologia ossessiva sia determinata da un senso ipertrofico di responsabilità (Arntz et al. 2007; Ladouceur et al. 1997; Lopatka e Rachman 1995; Mancini et al. 2004; Salkovskis 1985, 1989; Salkovskis e Forrester 2002; Shafran 1997) ed in particolare da un timore di colpa morale (Basile e Manini 2011; Gangemi et al. 2007; Mancini 2005; Mancini e Gangemi 2004: Mancini et al. 2008; Rachman 1993; Shafran et al.1996; Shapiro e Stewart 2011). Sosterremo, in accordo con tale tesi e sulla base della osservazione clinica, che è possibile interpretare gran parte delle resistenze al trattamento e delle impasse relazionali come effetti di valutazioni riconducibili alle stesse strutture psicologiche implicate nelle genesi della sintomatologia ossessiva (Saliani e Mancini 2010) e forniremo, con l'aiuto di esemplificazioni cliniche e stralci di dialogo interno riferito dai pazienti, una descrizione dettagliata di tali valutazioni operanti nelle diverse fasi del trattamento.},
keywords = {Disturbo Ossessivo Compulsivo, impasse dell'alleanza terapeutica, timore di colpa morale},
pubstate = {published},
tppubtype = {article}
}
Mancini, Francesco; Gragnani, Andrea
L'esposizione con prevenzione della risposta come pratica della accettazione Journal Article
In: Cognitivismo Clinico, vol. 2, no 1, pp. 38-58, 2005.
Abstract | Links | BibTeX | Tag: Accettazione della minaccia, Disturbo Ossessivo Compulsivo, E/RP, Esposizione, Prevenzione della risposta
@article{Mancini2005,
title = {L'esposizione con prevenzione della risposta come pratica della accettazione},
author = {Francesco Mancini and Andrea Gragnani},
editor = {Associazione di Psicoterapia Cognitiva Roma},
url = {https://apc.it/wp-content/uploads/2013/06/4-lesposizione-con-prevenzione-della-risposta-come-pratica-della-accettazione_mancini-gragnani-38-58.pdf},
year = {2005},
date = {2005-01-01},
urldate = {2005-01-01},
journal = {Cognitivismo Clinico},
volume = {2},
number = {1},
pages = {38-58},
abstract = {L'esposizione con prevenzione della risposta è la tecnica con maggior efficacia misurata nella terapia del Disturbo Ossessivo-Compulsivo e di altri disturbi d'ansia (ad esempio, nel Disturbo di Panico). Esistono, tuttavia, delle difficoltà di ordine pratico come la difficoltà di accettazione da parte di molti pazienti ad intraprendere il trattamento e un numero elevato di drop out, e delle difficoltà tecniche in pazienti affetti da DOC caratterizzati da una sintomatologia covert. Queste difficoltà riducono l'applicabilità e quindi l'efficacia dell'intervento. Dalla necessità di superare i limiti tecnici ora descritti, deriva l'opportunità di comprendere meglio il meccanismo di funzionamento dell'E/RP. La speranza infatti è che comprendendo meglio il meccanismo di azione sia possibile organizzare l'E/RP in un modo più consono alla difficoltà e alle esigenze del paziente.
L'obiettivo del nostro lavoro è duplice.
Il primo obiettivo è esaminare in maniera critica le spiegazioni (alcune comportamentali quali l'abituazione, l'estinzione, il controcondizionamento; ed altre relative a cambiamenti cognitivi: l'autoefficacia, l'aspettativa e la ristrutturazione cognitiva) proposte per il meccanismo d'azione dell'E/RP annoverando le critiche che via via sono state mosse dalla letteratura sperimentaleper ciascuna di queste spiegazioni.
Il secondo obiettivo è presentare un'interpretazione dell'efficacia dell'E/RP basandoci sulla considerazione che il meccanismo di azione dell'E/RP consista in un processo cognitivo che conduce all'ccettazione di livelli di minaccia via via più elevati, in sostanza considereremo la E/RP come la pratica dell'accettazione.},
keywords = {Accettazione della minaccia, Disturbo Ossessivo Compulsivo, E/RP, Esposizione, Prevenzione della risposta},
pubstate = {published},
tppubtype = {article}
}
L'obiettivo del nostro lavoro è duplice.
Il primo obiettivo è esaminare in maniera critica le spiegazioni (alcune comportamentali quali l'abituazione, l'estinzione, il controcondizionamento; ed altre relative a cambiamenti cognitivi: l'autoefficacia, l'aspettativa e la ristrutturazione cognitiva) proposte per il meccanismo d'azione dell'E/RP annoverando le critiche che via via sono state mosse dalla letteratura sperimentaleper ciascuna di queste spiegazioni.
Il secondo obiettivo è presentare un'interpretazione dell'efficacia dell'E/RP basandoci sulla considerazione che il meccanismo di azione dell'E/RP consista in un processo cognitivo che conduce all'ccettazione di livelli di minaccia via via più elevati, in sostanza considereremo la E/RP come la pratica dell'accettazione.
Mancini, Francesco; Gangemi, Amelia
L'influenza del timore di colpa sui processi cognitivi: il caso del disturbo ossessivo compulsivo Journal Article
In: Sistemi intelligenti, no 1/2004, pp. 113–144, 2004, ISSN: 1120-9550.
Abstract | Links | BibTeX | Tag: Disturbo Ossessivo Compulsivo, Disturbo Ossessivo-Compulsivo
@article{10142213062,
title = {L'influenza del timore di colpa sui processi cognitivi: il caso del disturbo ossessivo compulsivo},
author = {Francesco Mancini and Amelia Gangemi},
editor = {Il Mulino},
url = {https://www.rivisteweb.it/doi/10.1422/13062},
doi = {10.1422/13062},
issn = {1120-9550},
year = {2004},
date = {2004-01-01},
journal = {Sistemi intelligenti},
number = {1/2004},
pages = {113--144},
publisher = {Società editrice il Mulino},
abstract = {Gli stati mentali, vale a dire gli scopi e le credenze attivi in un dato momento nella mente di un individuo, influenzano i suoi processi cognitivi? E nel caso, in quale direzione? In particolare, il timore di non essere all'altezza delle proprie responsabilità e dunque di essere colpevole, influenza, in modo particolare, alcuni processi di ragionamento quali, ad esempio, il processo di controllo ingenuo delle ipotesi e i processi decisionali?
In questo articolo si affrontano tali questioni da una prospettiva particolare che è quella chimica. Vi sono infatti numerosi dati che suggeriscono la centralità del timore di colpa nella patogenesi di ossessioni e compulsioni, che, come è noto, costituiscono le manifestazioni caratteristiche del disturbo ossessivo-compulsivo (DOC). Il DOC è uno dei disturbi d'ansia più frequenti: infatti la sua prevalenza life-time è di circa il 2,3% (si prevede cioè che più di 2 individui su 100 svilupperanno un DOC nell'arco della loro esistenza) (Weissman et al. 1994).},
keywords = {Disturbo Ossessivo Compulsivo, Disturbo Ossessivo-Compulsivo},
pubstate = {published},
tppubtype = {article}
}
In questo articolo si affrontano tali questioni da una prospettiva particolare che è quella chimica. Vi sono infatti numerosi dati che suggeriscono la centralità del timore di colpa nella patogenesi di ossessioni e compulsioni, che, come è noto, costituiscono le manifestazioni caratteristiche del disturbo ossessivo-compulsivo (DOC). Il DOC è uno dei disturbi d'ansia più frequenti: infatti la sua prevalenza life-time è di circa il 2,3% (si prevede cioè che più di 2 individui su 100 svilupperanno un DOC nell'arco della loro esistenza) (Weissman et al. 1994).
Mancini, Francesco; D'Olimpio, Francesca; D'Ercole, Stefania
Responsibility attitude, obsession and compulsion: further support in a non-clinical sample Journal Article
In: Clinical Psychology & Psychotherapy, vol. 8, no 4, pp. 274–281, 2001, ISSN: 1099-0879.
Abstract | Links | BibTeX | Tag: Disturbo Ossessivo Compulsivo, obsessive-compulsive disorder
@article{CPP:CPP292,
title = {Responsibility attitude, obsession and compulsion: further support in a non-clinical sample},
author = { Francesco Mancini and Francesca D'Olimpio and Stefania D'Ercole},
editor = {John Wiley & Sons, Ltd},
url = {https://apc.it/wp-content/uploads/2010/10/Responsibility%20attitude,%20obsessione%20and%20compulsion%20a%20further%20support%20in%20a%20non%20clinical%20sample.pdf},
doi = {10.1002/cpp.292},
issn = {1099-0879},
year = {2001},
date = {2001-01-01},
journal = {Clinical Psychology & Psychotherapy},
volume = {8},
number = {4},
pages = {274--281},
publisher = {John Wiley & Sons, Ltd.},
abstract = {Responsibility is one of the most investigated constructs in obsessive-compulsive disorder (OCD). Although there are an increasing number of studies on this topic, results seem to be questionable. Whereas several authors reported a significant link between OC behaviour and responsibility in nonclinical as well as in clinical samples, the findings of many authors failed to demonstrate the presence of such an association. In the current study, we examined the relationship between obsessive-compulsive behaviour and responsibility. To this aim, participants filled in five inventories: the Responsibility Attitude Scale (RAS), the Responsibility Questionnaire (RQ), the Padua Inventory Revised (PI-R), the State-Trait Anxiety Inventory (STAI), and the Beck Depression Inventory (BDI). Results showed a relationship between obsessive-compulsive behaviour (PI-R scores) and responsibility, as measured by both RAS and RQ. A principal component analysis showed that RAS can be interpreted as a four-factor scale, accounting for 63% of the variance overall. Regression analyses showed that responsibility can be considered a significant predictor of obsession and compulsion behaviour, as measured by PI-R. Furthermore, showing a connection between specific factors of responsibility and certain kinds of obsessive-compulsive behaviour, results seem to confirm the hypothesis that responsibility is more salient in checking than in cleaning symptoms. Copyright © 2001 John Wiley & Sons, Ltd.},
keywords = {Disturbo Ossessivo Compulsivo, obsessive-compulsive disorder},
pubstate = {published},
tppubtype = {article}
}